A dispetto dell’istologico

E dell’ossigeno gorgogliante

Ti voglio viva.

Avevamo la chiave della felicità,

Ma era una sola e la tenevamo al collo a turno,

Domani te la porto.

Avevamo dei piani, dei segreti borbottati tra noi,

E tu cantavi bene e io suonavo.

A dispetto di questi anni lontane,

Io ti voglio viva

E sono qui, non me ne vado.

Respira, pulsa, batti, rimani,

Rubami ancora il gelato e l’ultima parola,

Fammi incazzare, fregami, e ridiamo fino al convulso.

Eravamo geniali, ti ricordi?

Migliori amiche,

Sapevamo trasformare la merda in arte,

Tu spettacolare, pirotecnica,

Io sulla lunga distanza che poi forse

Non ce l’ho fatta,

Ma ti venivo ad applaudire.

Perché bisogna essere alchimisti

Per fare certe cose

E tu lo sei, anche col fiato rotto.

Ti voglio viva e ostinata come lo sei

Per le salite

Tu che credi nei miracoli

E reciti l’inganno nel bene

Fammi il tuo gioco di prestigio

E lasciami a bocca aperta.

Vivi.

 A dispetto di tutto

Anche dall’altra parte dell’universo

Ma che io possa appoggiarmi

All’idea sfocata e ovvia che tu ci sei

Ci saresti comunque

Con un’astronave ci arrivo perfettamente,

Non c’è problema.

Anna Segre

www.annasegre.it