Dall’inizio, da sempre
Ci sono milioni di persone
Senza cibo, senza prospettive,
Senza scuole, ospedali, accesso alle risorse,
La periferia è immensamente più ampia del centro.
Il mio mondo è meglio
Di quello di mia nonna,
Di mio padre,
Dei miei avi ebrei e proletari,
Ghettizzati e con lo scorbuto,
E il loro era comunque meglio
Di quello attuale
delle donne portatrici d’acqua in Africa.
Non è la fine del mondo.
Forse, può darsi
è la fine del nostro
mondo.
E, se di sicuro la destabilizzazione
Conviene ad alcuni poteri,
E non ci è ancora dato capire
La profondità della nostra caduta,
Benvenuti nella maggioranza
Dell’umanità,
Che non dà per scontata
La propria salvezza,
A fine serata.
Dobbiamo imparare a togliere
La tracotanza
Dalla nostra gioia di essere vivi.
Non è ovvio stare bene
Mangiare
Bere
Fare l’amore.
Non è un nostro sacro diritto
Anche se dovrebbe, eccome!,
essere un diritto.
Quanto è duro
Rinunciare alla ragionevolezza,
Quanto è duro,
Fine del l’accelerazione di gravità
Pitagora non funziona più
Le parole non significano.
Butta la bussola:
L’asse si è spostato.