Il fatto stesso di esistere
è il problema.
Se non fossi nata,
lui sarebbe stato tranquillo.
Occupo uno spazio,
Emetto suoni,
A volte, perfino!,
mi muovo.
Da quando sono comparsa,
La sua vita si è ristretta,
Per colpa mia.
Perciò mi odia.
Al di là di me,
Malgrado me.
Potrei opporre l’affetto
O una delle mie mille guance,
Ma,
Quand’anche volessi la pace,
Continuerei ad esistere.
Allora sto allerta,
Una parte di me presidia
Il mio sonno, mentre dormo,
Una parte di me spende
Capitali emotivi e cognitivi
In armi,
Silenziosamente sono in guerra
E non me lo dimentico nemmeno
Tra le braccia dell’amore.
Chissà cosa avrei potuto fare,
Se non avessi avuto questo acerrimo
Nemico,
Cosa sarei diventata,
Altrimenti.
Non lo sapremo mai.
Cresciuta nei pressi di quest’ordigno
Come le piante che crescono solo sotto i vulcani.
Rabbrividisco all’idea:
La mia identità è data dal suo odio?
A forza di combatterlo,
Mi sono abituata?
A forza di combatterlo,
gli somiglio?