Io ci casco. 

La mia malattia è questa.

Meno è probabile più ci credo.

Sbaglio quasi sempre:

Sono piena di fratture graffi tagli

Sembro un pugile a fine carriera.

Scommetto e mi butto

Con tutto il corpo

Con tutta l’anima. 

Non so da cosa possa dipendere:

Credo di passare da quella fessura

Di poter saltare da lassù

Che noi ci ameremo.

E perdo. 

Perdo. 

Mi sfracello e lo rifaccio. 

Mi ferisco e lo rifaccio. 

Con un’ostinazione che vorrebbe essere 

inno alla vita 

e diventa tendenza suicida. 

E, quando scommetto, 

ci metto sopra 

il culo la casa una libbra di carne mia.

E perdo.

Meglio sarebbe morirne,

Ma io sopravvivo ai miei errori,

Solo per rifarli e rifarli ancora, 

Finché non ne faró uno giusto:

Fatale.

Anna Segre