La salvifica, olimpica indifferenza. 

Che cerco da tutta la vita più del piacere e della sazietà.

Più, molto più della salute, l’indifferenza al dolore. 

Questa vena di morte

questa nobiltà che si libra sull’umano affaccendarsi

quest’assenza questo silenzio questa distanza 

dal corpo dall’altro dal senso,

da dove viene?

Dal mio essere una quaglia,

che si finge morta

nella teca del serpente.

Anna Segre