Piangi, 

e lo fai per ricattarmi. 

Sventoli la tua sofferenza per i giornalisti, perché lo sai, 

che la debolezza fa notizia e simpatia: 

questa è la tua forza. 

Sorridi, è così che si contratta.

A volte la gentilezza è un nodo scorsoio, 

e tu sei il prestigiatore dei bandoli, 

li fai apparire e sparire a tua convenienza. 

Mi costringi all’inchino, 

a un minuetto i cui passi portano dove hai deciso tu.

Ah, il sollievo di un nemico che ringhia,

Di una spada sguainata che balugina nella luce,

onestamente tagliente.

Anna Segre