Piangi,
e lo fai per ricattarmi.
Sventoli la tua sofferenza per i giornalisti, perché lo sai,
che la debolezza fa notizia e simpatia:
questa è la tua forza.
Sorridi, è così che si contratta.
A volte la gentilezza è un nodo scorsoio,
e tu sei il prestigiatore dei bandoli,
li fai apparire e sparire a tua convenienza.
Mi costringi all’inchino,
a un minuetto i cui passi portano dove hai deciso tu.
Ah, il sollievo di un nemico che ringhia,
Di una spada sguainata che balugina nella luce,
onestamente tagliente.